Si
parla di una porta che conduce nel cuore della magia nera aTorino. In Via Alfieri, angolo via XX Settembre, c’è un
portone, “il portone del diavolo” sulla facciata di palazzo
Trucchi di Levaldigi, ora sede della Banca Nazionale del Lavoro.
Fatto costruire da Amedeo di Castellamonte nel 1673 su parte
dell’orto degli Agostiniani Scalzi del vicino convento di San
Carlo, e scolpito nel 1675, su commissione di Giovanni Battista
Trucchi di Levaldigi, conte e generale delle Finanze di Carlo
Emanuele II, il portone venne ideato da Pietro Danesi di una
manifattura parigina.
Il
grande battente è in bronzo e rappresenta Satana con le corna e la
bocca spalancata da cui fuoriescono due serpenti . Si dice che il
portone fu collocato di notte e all’insaputa di tutti. Ma
non basta…si parla anche di due gravi delitti avvenuti all’interno
– una ballerina e un soldato persero la vita dentro quelle mura, e
i loro carnefici non furono mai trovati.
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